Luoghi da visitare ad Ortisei
Museum de Gherdëina
Tramite numerosi pezzi d’esposizione a partire da tipici giocattoli in legno a ritrovamenti preistorici il Museo della Val Gardena documenta la storia e la cultura della Val Gardena.
Chiesa Parrocchiale di S. Ulrico
Su una piazza leggermente rialzata si trova la chiesa parrocchiale di S. Ulrico dedicata ai Tre Re Magi e a S. Ulrico, vescovo di Augusta e patrono del comune di Ortisei.
Costruita dal 1793 fino al 1797 era inizialmente a navata unica ed è stata ampliata soltanto più tardi, dal 1905 fino al 1907, quando furono aggiunte le due cappelle laterali, la Cappella Sacro Cuore e la Cappella di Rosari.
Lo spazioso edificio caratterizzato da volti longitudinali e trasversali limitato da cupole con calotta depressa, da pilastri articolati, dall’impalcatura circondante l'atrio e dal tipico campanile a bulbo costituiscono un monumento degno del periodo tardo barocco.
L’interno della chiesa è riccamente decorato con numerosi quadri, dipinti e figure. Notevoli sono anche le panche di legno finemente intagliate.
La chiesa di S. Antonio
Questa graziosa chiesetta si trova sulla Piazza Antonio. Fu costruita tra il 1673-1676 ed è quindi più vecchia della chiesa parrocchiale.
Il ripido tetto in scandole ed il campanile a bulbo che si innalza nel cielo gardense insieme al Sella ed al Sasso Lungo danno il motivo classico della fotografia dolomitica.
L'altare maggiore è ornato da un dipinto su tavola di S. Antonio di Padova e sulla destra e sinistra vi sono collocate due eleganti, nuovamente dipinte statue vescovili di S. Ulrico e S. Ruprecht, creazioni di Domenico Vinazer del 1682. I meravigliosi dipinti su tavola sugli altari laterali - copie secondo Murillo – costituiscono due opere giovanili di Josef Moroder-Lusenberg.
La chiesa di S. Giacomo
La chiesa di S. Giacomo, raggiungibile a piedi, si trova poco sopra Ortisei. Consacrata a San Giacomo è la chiesa più antica della vallata.
Situata in maniera pittoresca si trovano un bellissimo ciclo di affreschi negli stalli del coro nonché numerose sculture sull’ altare maggiore barocco.
Cappella commemorativa in onore dei caduti
Collocata in piazza della chiesa sul lato sinistro della chiesa parrocchiale funge da monumento commemorativo per i numerosi caduti della prima e seconda guerra mondiale provenienti della parrocchia di Ortisei i cui nomi sono scalpellati in grandi lastre di marmo sulle pareti laterali.
Ciò che rende questa cappella speciale è la campana pendente dal campanile antistante la facciata, probabilmente la più antica campana nei dintorni. Si racconta che questa campana fu scoperta e dissoterrata per caso durante l'aratura nei buchi di Pincàn e quindi probabilmente riconducibile al castello medievale "Stetteneck" dal quale vi sarebbe scivolata.
Palazzo dei Congressi di Ortisei (sculture in legno e mostre)
Sulla piazza della chiesa si affaccia inoltre un edificio moderno, il palazzo dei congressi. Al piano superiore nella sala principale con foyer ornata da bellissimi rivestimenti lignei si celebrano numerosi eventi serali come proiezioni di diapositive, filmati e spettacoli musicali, peraltro viene anche utilizzata come sala da conferenza per convegni e congressi nonché per altre occasioni festive.
Al piano inferiore del palazzo dei congressi di Ortisei, accessibile al lato destro dell'ingresso principale, la mostra dell'artigianato artistico gardenese ha la sua sede.
Il Monumento Purger
Nelle vicinanze della piazza della chiesa, dove via Purger incrocia via della stazione, sul lato destro s’innalza un monumento in bronzo che merita una breve visita. Rappresenta l’ex sindaco di Ortisei, Johann Baptist Purger (1805-1872), costruttore della prima strada in Val Gardena da Ponte Gardena ad Ortisei nel 1856.
Questa costruzione stradale costituisce l’importante collegamento con il mondo esterno e la base per uno sviluppo fiorente del commercio internazionale delle sculture in legno.
Il Monumento di Luis Trenker
Il monumento situato sull’ononima passeggiata vicino alla vecchia locomotiva ricorda uno dei gardenesi più famosi, il multitalento detto anche „Bera Luis“.